Concerti Bologna 2022

41^ Edizione

La 41ª edizione di Bologna Festival si svolge tra maggio e ottobre nelle rassegne Grandi Interpreti, Talenti e Il Nuovo l’Antico. Come un preludio, a partire dal 30 marzo, il ciclo di incontri Carteggi musicali: letture di scritti autografi ed epistolari con intermezzi musicali, quest’anno dedicate a Giuseppe Sinopoli,Giuseppe Verdi, Claude Debussy e Farinelli. In omaggio al celebre cantore e al suo ricco repertorio, l’11 aprile, un concerto del controtenore Jakub Józef Orliński, Anima Aeterna.   

La rassegna Grandi Interpreti si apre il 2 maggio con John Eliot Gardiner e i suoi English Baroque Soloists impegnati in Mozart e Haydn. Spiccano altri due appuntamenti sinfonici: Daniel Harding con la Mahler Chamber Orchestra e la violinista Alina Ibragimova; Jakub Hrůša con la Chamber Orchestra of Europe e la violinista Patricia Kopatchinskaja. Due i recital pianistici nella stagione 2022: il giovane Alexander Gadjiev in un programma tutto Chopin; la carismatica Khatia Buniatishvili che si muove tra Bach, Couperin, Schubert, Liszt e Satie. Mario Brunello con il suo violoncello piccolo incontra Tartini e autori coevi in pagine virtuosistiche; il mezzosoprano Vivica Genaux, insieme ai Musiciens du Louvre, si misura con le agilità vocali delle arie di Händel e Porpora.

La rassegna cameristica Talenti, in collaborazione con Pianofortissimo, si svolge open air dal 13 giugno al 5 luglio, in suggestivi luoghi di interesse storico. Nell’edizione 2022 si ascoltano Kevin Spagnolo/Simone Rugani, Luca Giovannini/ Martina Consonni, i Solisti della Camerata Accademica, Davide Ranaldi e il Quartetto Eos.

La rassegna di musica antica e contemporanea Il Nuovo l’Antico si apre con le “polifonie senza tempo” dei Tallis Scholars per approdare al Seicento dell’Imaginarium Ensemble guidato dal violinista barocco Enrico Onofri, passando per l’impressionante esibizione del percussionista Simone Rubino. Una particolare attenzione va poi al repertorio per gli strumenti a tastiera, nuovi o antichi, tradizionali o preparati, elettronici o giocattolo come il fortepiano di Andreas Staier o le cinque diverse tastiere di Emanuele Arciuli. La pianista Maria Grazia Bellocchio crea inedite intersezioni tra Couperin e Kurtág, mentre il Quartetto Prometeo disegna un’ideale storia della musica per quattro archi da Beethoven a Francesconi.