Il Quartetto Eos si è formato sei anni fa all’interno del Conservatorio di Santa Cecilia ed è già in grande evidenza per la vastità del repertorio e per la brillantezza e profondità del suono. Mai come in questo primo scorcio di millennio il quartetto per archi ha vissuto e continua vivere, in Italia, uno straordinario stato di salute: i complessi stabili in attività sono decine e tutti di grande competenza strumentale e stilistica. Il Quartetto Eos, già vincitore del “Premio Farulli” nell’ambito del Premio Abbiati, debutta a Bologna Festival con un programma che attraversa tre secoli di storia: da Haydn a Kurtág passando per Brahms.