Nel 1999 quando András Schiff dà il via, a Salisburgo, al ciclo integrale dei Concerti per pianoforte di Mozart riunisce intorno a sé una nuova orchestra che intitola ad un misterioso compositore chiamato Andrea Barca. Si tratta di un musicista del tutto immaginario: il suo nome è, infatti, la traduzione italiana del nome del pianista e direttore ungherese. Nata da uno scherzo linguistico la Cappella si è però affermata, nel tempo, come l’interprete ideale del repertorio strumentale del classicismo viennese. Lo dimostra il programma di questo concerto che incornicia una delle leggendarie Sinfonie “londinesi” di Haydn con i due contigui Concerti pianistici di Mozart nati nel 1786.